Let's face it..!

Friday, April 13, 2007

La mente..

.. e' uno strano animale.


Spesso si sente dire che gli odori rimandano alla mente certi ricordi. Vero. Succede anche a me (specie se si tratta di cibo!!! :) )
Ma nel mio caso -- e sono sicura di non essere l'unica -- ci sono anche altri sensi che riportano alla mente ricordi di tutti i tipi. In particolare l'udito.


Ieri mattina mi sono preparata il caffe' e quando ho fatto uscire il cane in giardino, mi sono soffermata sul patio a berlo. C'era vento. Un vento piuttosto forte, ma piacevole, non caldo, ma neanche troppo freddo.. giusto. Nel nostro giardino ci sono sette grandi pini. E intorno ce ne sono altri. E il vento li faceva parlare. E parlavano la stessa lingua che parlano i pini delle pinete del mare. Ho chiuso gli occhi e sono tornata indietro nel tempo, in una giornata di fine estate, di quelle che non e' piu' cosi' caldo; mi sono trovata a camminare su sabbia luminosa come non ho fatto da quando ero praticamente una bambinetta. E dire che noi al mare sulla spiaggia ci andavamo molto di rado. Il "mio" mare e' di tutt'altro tipo -- scogli stupendi e acqua trasparentissima. Eppure questi pini ieri mi parlavano del mare che visitavo una volta ogni tanto...

Com'e' che un fruscio ti fa fare viaggi nel tempo?
La mente e' veramente un animale strano...

Ci sono suoni che associo a certe situazioni. A volte in maniera molto bizzarra. Uno dei suoni che vorrei tanto risentire e' quello del rullo su cui scorreva il filo su cui metteva ad asciugare i panni la mia nonna. Un cigolio che posso ancora sentire. Il suono di quel filo attaccato da un palazzo all'altro, che veniva usato a turno dai vicini di casa, mi ha accompagnato, senza che me ne accorgessi, per molti anni. Posso anche ora rivivere il salire le scale e sentirlo. Un suono che vorrei tornare a sentire, simbolo forse di una normalita' e di una quotidianita' persa in altri rumori, nei rumori della guerra. Si', perche' quel suono non lo sentiro' mai piu'. Quel suono appartiene ad una Sarajevo che non esiste piu', come non esiste piu' la stessa normalita' la'. Quello che ora e' normale, probabilmente non mi e' piu' cosi' familiare.

Com'e' che un cigolio ti fa tornare bambina?
La mente e' veramente un animale strano...

Poi c'e' il suono per eccellenza: la musica. Ah, la musica! Canzoni di tutti i tipi, anche le piu' sciocche, toccano qualcosa dentro che non si descrive se non con quelle note. O quelle parole cantate. E cosi' ci sono canzoni che ti stanno addosso come un guanto quando sei arrabbiato. Canzoni che quando le senti senti anche una mano sulla testa. Canzoni che ti avvolgono e ti abbracciano e canzoni che ti strapazzano. Cos'e' che ci spezza il cuore tra canzoni e amore, che ci fa cantare e amare sempre piu'?.. (Baglioni)

Com'e' che un mucchietto di note ti fa sentire viva?
La mente e' veramente un animale strano...

E infine, le parole. Il suono "ibrido". E' il suono sentito e letto, perche' anche quando le leggi le parole hanno un suono tutto loro, nella tua testa. Quante voci poi pronunciano valanghe di parole. E nessuna voce e' uguale ad un'altra. Tanto che quando sentiamo la voce di una persona cara affiorano sorrisi ed emozioni. La voce dei tuoi bambini la senti al supermercato anche quando sono a casa col papa'; e te la immagini pure quando, deliziati, si godono qualcosa che inevitabilmente compri loro al suddetto supermercato, perche' la loro voce ti e' mancata proprio tanto in quelle due ore. E poi la voce di chi non c'e' piu' e che e' sepolta dentro di te. E la voce di chi non hai mai conosciuto di persona, ma che ti vuole un gran bene solo perche' sei figlia di sua cugina.

Com'e' che una massa di lettere ti fa sentire uno con il resto del mondo?
La mente e' veramente un animale strano...

Ma che non ci venga mai in mente di metterlo in gabbia.

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