Let's face it..!

Sunday, November 11, 2007

Al supermercato.

Ispirata dal commento di Valeria e da un post recente di Lucia (mettero' i loro link a fondo post), ho deciso di scrivere anch'io due righe sulle mie esperienze col cibo e il supermercato americano.
Quando mi sono trasferita qua non mi aspettavo di trovare una differenza quasi abissale fra il cibo nostro e quello di qui. Negli ultimi anni le cose sono migliorate e si sono un po' uniformate, ma alcune cose restano sempre una spina nel fianco per gente come me.
Per alcuni che vengono dall'Europa (per me no, pero') entrare in un supermercato qui e' come entrare in un parco giochi: tutto e' grande, il supermercato stesso e le confezioni di quello che puoi comprare.. pero' la qualita' rispetto alla nostra spesso e' inferiore. Uno dei vantaggi del maggior supermercato qui e' che quando entri puoi fare di tutto -- spesa di cibo, medicine, vestiti, cambio olio della macchina, parrucchiere, banca.. insomma e' una piccola citta' nella citta' (per chi si chiedesse qual e', e' Wal-Mart). Che da una parte e' un bene perche' qui dove stiamo noi non esiste un centro cittadino. In teoria si', ma in pratica no. In centro c'e' il tribunale, l'ufficio delle tasse e un cinema che costa solo $2 per vedere il film (un grande aiuto per famiglie come la mia con una sola entrata e due bambini a cui piace ogni tanto vedersi un film.. per quanto riguarda noi genitori, non me la ricordo l'ultima volta che siamo andati a vedere un film da grandi!!) Insomma in centro ci si va solo per sbrigare delle faccende non per passeggiare e/o incontrare gente. Anche perche' qui non si passeggia proprio da nessuna parte. Si fa tutto in macchina. E chi sta per la strada a piedi fa solo jogging.
Insomma, tornando a Wal Mart, quello che succede e' che diventa esso stesso la piazza cittadina: vai a fare spese e incontri gente che altrimenti non vedresti, che tanto prima o poi tutti rifiniamo nel buco nero di Wally World.

Come un po' tutti quelli che se ne vanno all'estero, ho dovuto far l'abitudine a certe cose. Una delle prime e' stata la vista del formaggio nel frigo del supermercato. Da italiana (e meta' jugoslava) non mi e' mai passato per la testa che il formaggio potesse avere una colorazione arancione arancione. No, non sto parlando del giallo scuro che si trova magari nel gouda o qualche altro formaggio olandese.. ma un arancione che si vede lontano un miglio che e' artificiale, di plastica! Mi vengono i brividi solo a pensarci.. (domanda-- ma che latte fanno le mucche qui???)
Poi rendersi conto che tutto o quasi contiene corn syrup (sciroppo di mais) e' stato davvero deprimente. Mi ricordo che nei primi anni qui comprai due barattoli di marmellata, una di arance, americana, e una di fragole, francese (in una botta di deretano trovai la mitica Bonne Maman).
Ingredienti in ordine di quantita:
-Marmellata di arance: in pole position CORN SYRUP, al secondo posto ORANGE PEAL (buccia di arancia), al terzo posto ORANGE JUICE (succo di arancia)
-Marmellata di fragole: 1) FRAGOLE (bizzarri 'sti francesi) 2) ZUCCHERO (sempre piu' strani) 3) ACIDO CITRICO.
Non c'e' bisogno di dire che la marmellata di arance fu prontamente cestinata e che da allora non compro proprio niente senza prima leggere che c'e' dentro.
Passi poi il fatto che quando ti presenti alla cassa con un carciofo o con una melanzana ti chiedono cos'e' perche' non lo sanno (per non parlare dei capperi).. se non altro ogni tanto si trovano!
Mangiano robaccia tipo McDonalds e roba fritta e strafritta nello stesso olio che viene usato anche per le automobili, e poi fanno la faccia schifata se ti presenti alla cassa con un sacchetto di frutti di mare surgelati! Una volta ho comprato praticamente tutte le buste di cozze surgelate che avevano in negozio (erano scontatissime perche' se ne volevano liberare e da allora non le hanno piu' vendute) e quando sono andata a pagare, la signorina alla cassa mi guarda e mi fa:
"Ma, le hai mai comprate prima?"
"Si'"
"E ti piacciono??"
No, io mi diverto a comprare la roba che non mi piace per poi buttarla via!
E, ripeto, ci vuole coraggio da parte di gente che non beve altro che coca-cole (o peggio kool-aid) e mangia pollo fritto fritto fritto a volonta'.
Intendiamoci, anch'io ogni tanto mangio troiai, ma non al ritmo di qui. E di sicuro ai miei bambini cerco di non rifilare quella robaccia.. Mi ricordo che una volta una signora che aspettava i miei vicini mi vide arrivare con la mia bambina in braccio. Juni aveva 5 mesi ed era assolutamente tonda! Era esclusivamente allattata al seno e c'era chi mi prendeva in giro dicendo che io non avevo latte, ma panna! Comunque, la signora che la vide le fece i complimenti e poi mi disse; "Ah, anche mia figlia era tonda quando era un bebe'! Pensa che a 8 mesi gia' mangiava gli Happy Meals di McDonalds!"
La cretina ne andava pure orgogliosa! Ma ci pensate dare ad una bimba di 8 mesi un hamburger, patatine fritte e bibita gassata?? (che allora non offrivano neanche le alternative tipo latte o frutta) Roba da pazzi.

Vabbe', le cose sono un po' migliorate negli ultimi 3-5 anni. La gente comincia a stare un po' piu' attenta a quello che mangia e ora persino a Wal Mart si trovano prodotti biologici. Poi c'e' la Barilla e la Nutella, cosa voglio di piu'?
Beh, ci sarebbero un paio di cose che ancora vorrei poter trovare (quasi quasi mi sogno di notte la mozzarella di bufala..), ma se non altro ho il fornitore (il mio babbo) che mi ha gia' mandato due pacchi nelle ultime 2 settimane e ne ha un altro pronto da mandare nei prossimi giorni! (evviva, mi arrivano caffe' e dolciumi natalizi!!!)

Forse uno dei prossimi post sara' sulle cose che mi piacciono qui e che non si trovano in Italia. Forse. Perche' al momento non mi viene in mente niente!

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Links:

Lucia -- http://luciadelchiaro.blog.kataweb.it/
Valeria -- http://valeriascrive.blog.kataweb.it/

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Beh, vedendo film come supersizeme o leggendo libri come fastfood nation, il tutto unito alle tue testimonianze, direi che gli americani sono una delle popolazioni che si nutre peggio, considerando soprattutto le possibilità economiche in ballo.
Mi verrebbe da dire che in fondo il cibo è cultura......

10:53 AM  
Blogger Gioietta said...

Ti sento, e piango con te...adesso vado a fare la spesa con le borse grandi comprati in Italia e le comesse a Wal-Mart rimangono perplesse....Il problema qui e'l'industria del cibo...e non mi piace che costi cosi' tanto comprare roba genuina e sana, come le verdure, e molto di meno comprare le cose prefabbricate, pronte da mangiare, con meno nutrizione di una busta di carta.
Tvb e ci sentiamo quando rientro da Colorado.

7:16 PM  

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