La Piazza.
Ieri parlavo con un'amica e le dicevo che una delle cose che mi manca dell'Italia (e in particolare della Maligna) e' la piazza dove vivevo.
Mi manca l'uscire ogni giorno a comprare il pane e/o bere un caffe'. Mi manca il fatto di poter dire, durante un pomeriggio estivo noioso, "Bambini, andiamo al bar a prendere un gelato" e trovare sempre qualcuno che ti conosce e con cui scambiare due parole.
E, parlando, mi sono resa conto che la blogosfera e' diventata un po' la mia Piazza.
Cosi' ogni giorno scendo da casa (o piu' precisamente mi alzo dal letto) e mi ritrovo con "facce" familiari..
Arrivo in piazza e mi ritrovo sempre con Fabio che a quell'ora sta andando a scuola. Cosi' facciamo due chiacchiere mentre ci avviamo verso il bar dove prenderemo il caffe' insieme. Cioe', io il cappuccino (con la brioscia con la panna booona) e lui un buon te' al limone. Chiacchieriamo e a volte bisticciamo pure perche' lui insegna a scuola e io a casa e non siamo sempre d'accordo sull'approccio che abbiamo sull'istruzione. A volte si trova anche Marckuck al bar, e allora si' che son conversazioni! (con Fabio e Marco che si becchettano come due comari e io che li osservo ridacchiando!)
Al bar ho il mio barista preferito, Alex, che se non me lo fa lui il caffe', non lo prendo! A volte, d'estate, lo rivedo anche di pomeriggio le rare volte che decido di prendermi una birretta fresca. Mi fa schiantare dal ridere quando, senza farsi sentire dagli altri clienti, me li descrive in maniera tutta sua.. pero' chissa' cosa dice di me agli altri!!
E' tempo di andare a comprare il pane. Mi fermo dalla mia fedelissima fornaia Valeria, non tanto per il pane, che e' anche buono, ma soprattutto per quel ciambellone meraviglioso che fa e che e' la fine del mondo! Mi viene l'acquolina in bocca solo a pensarci. Ma con Valeria bisogna stare un po' attenti, perche' se si fa una battutina sul suo maritino, di cui e' perdutamente innamorata, si rischia di trasformarla nel "ciambellone nazi", che e' molto peggio del "soup nazi" di Seinfeld.
Esco dal negozio di Valeria con ancora il profumino del pane che mi avvolge e mi dirigo dalla mia cara fruttivendola (toscanismo, vero?), Moky. Lei si' che se ne intende di verdura e frutta e mi da' sempre delle dritte su delikatessen fatte con tante verdurine. E poi nel suo negozio si sente sempre della buona musica.. credo che la musica ce l'abbia nel sangue.
Vado anche al supermercato del quartiere e ci trovo Maury che mi aiuta sempre a trovare il presciutto buono. E non se la prende con me se dico fischi per fiaschi, anche se ho il sospetto che si faccia delle belle risate grasse dietro le mie spalle. Va bon, lui resta sempre gentile ed educato e sono qualita' sempre piu' rare.
Questa e' la piazza che visito ogni giorno, praticamente.
Spesso ci sono anche altri vicini di casa che trovo in piazza e con cui ciaccolo (Regina, Jeff, Nonsi, Koala, Lavinia e anche Luci che abita lontano e la vedo solo quando viene a trovare i suoi)
Certo, pero', non e' la stessa cosa che vedere la gente di persona...
9 Comments:
sai che per me e' lo stesso?
ogni giorno controllo i blog piu' cari e mi ritrovo anche a preoccuparmi per i fatti di qualcuno che nemmeno conosco! :)
a proposito devo andare a fare il ciambellone, con permesso.
:)
Anch'io mi sono affezionata alle persone che leggo. Certe, ovviamente, piu' di altre. Ed e' una sensazione davvero strana avere a cuore gente che non hai mai visto e di cui non hai neanche mai sentito la voce.
Eppure, siamo qua a farci visita ed e', tutto sommato, una bella cosa.
E poi, chissa', forse un giorno ci incontreremo anche di persona. E speriamo bene! :-)))
Ovvio che ci affeziona!
Grazie delle belle parole, caffè pagato per una settimana!!!
---Alex
NAT è MOLTO ORIGINALE QUESTO POST, DAVVERO GANZO!
Ali! Grazie del complimento!!
E grazie anche di aver usato un termine a me molto caro: GANZO!!!!!
:-)))))
Hai ragione, anche a me manca tanto la piazza, l'incontro, il negozio dove mi conoscono, l'ufficio dietro casa. Qui sono prigioniera del quartiere senza negozi e schiava della macchina.
Anche io vengo nella piazza virtuale e vi leggo con piacere, mi sembra di essere di nuovo in un ambiente familiare e mi piace condividere le vostre storie e le mie.
Congrats sulla cittadinanza, ci faccio un pensierino anche io.
Bacini
Ditto, Nat! La piazza non esiste, ma noi ce la siamo costruiti!! By the way, anche noi a Milano usiamo il termine fruttivendolo... fyi.
Abbraccioni caldi (e senza pargoli... )
Bel post. E' vero, si viene da me, si fa la spesa, io osservo e...... ZAC! Se scappa lo sproloquio lo pubblico sul blog, così quattro risate ce le facciamo tutti!!! ;-)
Maury
Grazie a tutti!!!
Siete meravigliosi!
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